Gian Carlo Dalto Biblioteca Informatica |
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Nous ne sommes que pixels errant dans un monde digital | |||||||||||||||
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Nuove prospettive nella "Virtual Reality" |
Un gruppo di ricercatori europei che lavorano al progetto Immersence, coordinato dalla Technische Universitat Munchen, stanno sviluppando interfaccie haptiche multi-modali, nuove tecniche di signal-processing e metodi per generare oggetti virtuali da oggetti reali in tempo reale. Inoltre i ricercatori stanno sviluppando una tecnologia che consente interazioni uomo-uomo in ambiente virtuale. Questo sviluppo nell'ambito della realtà virtuale porterebbe notevoli vantaggi in campo medico in quanto i pazienti potrebbero essere seguiti da postazioni remote via Internet utilizzando modelli in scala |
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La grande affidabilità dei dispositive di memoria a transistor organici: una promessa per la futura elettronica |
Alcuni ingegneri dell'Università di Seoul hanno sviluppato un dispositivo di memoria basato su transistor organici che possono essere impiegati per costruire apparecchi elettronici flessibili. Il dispositivo di memoria offre un voltaggio di soglia controllabile per scrivere e cancellare informazioni, tempo di memorizzazione superiore a un anno e affidabilità anche dopo centinaia di operazioni di cancellazione così come la flessibilità che potrebbe durare più di 1.000 cicli ripetuti. I ricercatori hanno creato la memoria organica fissando nano particelle d'oro e strati dielettrici che riproducono il comportamento dei transistor ad effetto di campo. |
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Programmatori "fai da te" grazie a Google |
Google offre un software progettato per rendere semplice per gli utenti creare le proprie applicazioni per gli smartphone con sistema Android. L'obiettivo è quello di consentire agli utilizzatori dei dispositivi mobili di creare proprie applicazioni mediante uno strumento facile da utilizzare. Il software consente di manipolare i blocchi di codice e di metterli insieme come succede coi blocchi di Lego. |
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Le ricerche sul cervello stimolano l'informatica |
I ricercatori europei che lavorano al progetto Daisy ritengono che lo studio della corteccia cerebrale possa inaugurare una nuova era di ricerca in informatica e, nello stesso tempo, migliorare le conoscenze in ambito neurologico. La corteccia infatti possiede un'unica architettura composta da circuiti costituiti da irregolari proiezioni laterali, chiamate "margherite" formate da una popolazione di neuroni piramidali. La capacità di costruire un'architettura computazionale basata su una migliore comprensione delle "margherite" corticali potrà cambiare in prospettiva la natura e le finalità delle applicazioni dei computer in quanto sarà possibile interpretare direttamente i dialoghi e i video ed adattarsi a specifici task in un unico ambiente e senza bisogno di essere programmato. Questo porterà anche ad una riduzione dei costi Il progetto ha fatto importanti passi avanti nel campo delle neuroscienze e della neuroanatomia ed ha dimostrato che l'ipotesi di base potrebbe essere riprodotta in hardware. |
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Software di simulazione del comportamento delle proteine |
I ricercatori dell'Università di Rice hanno sviluppato un software che simula con precisione il ripiegarsi delle proteine in forma molto più veloce rispetto ai metodi precedenti; ciò permetterà agli scienziati di guardare più in profondità le radici di malattie causate da proteine che si ripiegano in modo errato. Comprendere i particolari della modalità di ripiegamento delle proteine è un passo importante nella decifrazione del codice genetico di tutte le cose viventi. Le proteine trovano sempre la strada per ritornare al loro stato nativo in un istante ma esattamente come lo fanno è un mistero. I ricercatori hanno impiegato due strategie: la temperatura a variazione continua e la simulazione singola copia. |
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Elettronica "tessile" |
Gli ingegneri elettronici dell'Eidgenössische Technische Hochschule (ETH) di Zurigo hanno sviluppato dei tessuti intelligenti con incorporati componenti elettronici (sensori e filamenti conduttivi) all'interno del tessuto. I ricercatori hanno sviluppato la prima tecnologia elettronica che collega elettronica a film sottile e chip miniaturizzati a fibre di plastica. Le fibre vengono poi incorporate nel tessuto. Nonostante l'aggiunta dei componenti elettronici il tessuto risulta pieghevole e lavabile anche in lavatrice. I ricercatori hanno già prodotto una tovaglia con sensori di temperatura e di umidità e di una canottiera che misura la temperatura corporea |
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Piccole molle possono ridurre sprechi nella costruzione di microchip |
I ricercatori al Palo Alto Research Center hanno sviluppato una tecnica per rendere i chip dei computer più affidabili e meno dispendiosi in quanto vengono eliminate le saldature nel processo di costruzione . Il modello si compone di una superficie con microscopiche molle che viene compressa dal peso di un chip formando una connessione protetta quando due superfici vengono incollate tra loro. Le molle vengono ricoperte d'oro per migliorare la conduttività. L'approccio a molla è stato pensato per i processori usati nei supercomputer o server di fascia alta, ma in futuro potrebbero essere utilizzati anche in altri strumenti elettronici in quanto è possibile posizionare le connessioni con maggiore precisione rispetto a quelle normalmente saldate aiutando a migliorare le prestazioni di calcolo. |
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Algoritmi per sviluppare nuovi vaccini |
Alcuni scienziati dell'Università di Miami, in collaborazione con gli scienziati Stony Brook University, hanno sviluppato un nuovo approccio alla produzione di vaccini per nuovi ceppi del virus dell'influenza. Questo approccio, chiamato Synthetic Attenuated Virus Engineering (SAVE), utilizza algoritmi per progettare virus che servono da vaccini vivi, di cui vengono sintetizzate le specifiche. I ricercatori hanno usato SAVE per costruire un genoma sintetico del virus dell'influenza che contiene centinaia di modifiche al proprio codice genetico, che permette la versione sintetica di ottenere una reazione immunitaria contro il virus selvaggio. |
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Fibre che possono ascoltare e cantare |
Al Massachusetts Institute of Technology (MIT), i ricercatori stanno mettendo a punto delle fibre altamente sofisticate che potrebbero consentire ai tessuti di interagire con l'ambiente. Il professor Yoel Fink ha ha sviluppato delle fibre in grado di rilevare e produrre suono le cui applicazioni potrebbero includere abiti che fungono da microfoni sensibili, in grado di catturare discorsi o permettere il controllo delle funzioni corporee, misurare il flusso di sangue nei capillari o la pressione del cervello. La base delle nuove fibre acustiche è costituita da una plastica comunemente utilizzata nei microfoni. Oltre a queste applicazioni si potrebbero sfruttare le proprietà piezoelettriche dei tessuti per generare energia. |
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Minuscoli fili creano grandi connessioni per la microelettronica |
Gli ingegneri dell'University of Illinois hanno sviluppato un metodo di scrittura diretto per la fabbricazione di interconnessioni che potrebbe ridurre i circuiti integrati ed espandere così la microelettronica. Questa tecnica crea minuscoli fili di metallo puro di diametro inferiore ai fili tradizionali aumentando lo spazio che consentire ai costruttori di produrre più chip per wafer e consentire funzioni integrate più complesse nel campo della microelettronica. I nanofili sono costituiti per ora di rame e oro, ma si stanno studiando altri metalli |
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Neuroni per i futuri calcolatori |
Gli informatici dell'Università di Plymouth stanno studiando il comportamento dei neuroni, il modo in cui vengono costruiti e come comunicano allo scopo di costruire calcolatori basati sulla biologia cerebrale. I ricercatori stanno raccogliendo dati sui neuroni e come sono collegati in una parte del cervello, in particolare la struttura laminare della neocorteccia che controlla le funzioni cerebrali superiori come la vista dell'udito. Il progetto in corso, denominato Spinnaker, si propone di tradurre sottoforma di hardware la struttura di un piccolo numero di neuroni: ma l'obiettivo è costruire un sistema che controlli un miliardo di neuroni. |
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Proteine derivate dai pioppi possono ridurre le dimensioni delle memorie e aumentarne la capacità |
Le proteine derivate dai pioppi posseggono il potenziale di poter aumentare la capacità di memoria dei computer futuri. Gli scienziati dell'Università Ebraica di Gerusalemme hanno creato un dispositivo ibrido combinando molecole proteiche ottenute dal pioppo con nanoparticelle di silicio. Questi dispositivi di memoria "ibridi" potrebbero portare a sistemi che avrebbe bisogno di molto meno spazio per la memoria e gli elementi di logica funzionale. I ricercatori dicono che questo approccio potrebbe sostituire le tecniche di fabbricazione standard |
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Sistema 3-D basato sull'interazione gestuale |
Al Fraunhofer-Institut fur Angewadted Informationstechnik è stato sviluppato un sistema touch-screen di prossima generazione che consente agli utenti di interagire con gli oggetti sul display senza contatto fisico. Il sistema riconosce automaticamente e interpreta i movimenti delle dita e delle mani, in tempo reale, non richiede guanti speciali o marcatori, e supporta più utenti. Il prototipo utilizza una telecamera tridimensionale, che segue ogni pixel e calcola la lunghezza del tempo necessario per andare e venire dall'oggetto tracciato mentre uno speciale algoritmo di analisi dell'immagine filtra le posizioni delle mani e delle dita. |
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Passi avanti verso sistemi di comunicazione e calcolo a frequenze di Terahertz |
Gli scienziati della Oregon State University (OSU),dell'Università di Iowa, e della Philipps University in Germania hanno sviluppato un metodo per usare un nanodispositivo all'arseniuro di gallio come un processore di segnale a velocità di terahertz, che ritengono essere la chiave per la comunicazione ottica. È stata sviluppata una metodologia che permette a questi nanodevices di rispondere a impulsi a frequenze di terahertz in un periodo estremamente breve, controllando il segnale elettrico in un semiconduttore. Gli scienziati hanno affermato di aver creato un primo elemento di elaborazione ottica dei segnali. Le prime applicazioni della tecnologia riguarderanno probabilmente le comunicazioni ottiche, ma l'applicazione finale potrebbe essere computazione quantistica. |
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Nanowick: un nuovo sistema di raffreddamento dei chip |
I ricercatori della Purdue University hanno sviluppato una avanzata tecnologia di raffreddamento in grado di gestire circa 10 volte il calore generato dai chip dei computer convenzionali. La tecnologia consiste in un nano-dispositivo leggero, fatto di piccole sfere di rame e nanotubi di carbonio che passivamente chiudono un liquido refrigerante indirizzandolo verso la fonte di calore. Il sistema di raffreddamento potrebbe essere usato per prevenire il surriscaldamento dei dispositivi chiamati Insulated Gate Bipolar Transistors, che vengono utilizzati nei veicoli ibridi ed elettrici. Il sistema funziona facendo circolare l'acqua attraverso un sistema di ebollizione, evaporazione, condensazione che permette una dissipazione maggiore rispetto a liquidi a temparture inferiore al punto di ebollizione. |
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Un nuovo strumento per accedere alle risorse bioinformatiche |
Software in grado di scoprire e classificare automaticamente le risorse bioinformatiche derivati dalla letteratura scientifica è stato sviluppato dai ricercatori della Universidad Politecnica de Madrid (UPM). Il sistema utilizza l'elaborazione del linguaggio naturale e le tecniche di intelligenza artificiale per recuperare e classificare le informazioni chiave contenute in articoli scientifici. Ogni articolo viene analizzato morfologicamente, sintatticamente e semanticamente in cerca di modelli che vengono utilizzati per identificare automaticamente i nomi, la funzionalità, l'accesso URL e gli ingressi e le uscite di risorse. Le risorse sono classificate sia dal dominio di applicazione o la categoria della risorsa. I ricercatori hanno anche sviluppato una applicazione basata sul Web per consentire alla comunità scientifica di accedere all'indice e ricerca di risorse per nome, categoria, e il dominio |
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Machine Science |
Seguire la produzione delle pubblicazioni di tutte le pubblicazioni scientifiche che interessano la ricerca di uno scienziato in modo manuale è un compito impossibile. Si prevede che, entro un decennio, i computer saranno in grado di rispondere a questa esigenza in modo automatico con poco apporto umano. Sarà possibile realizzare strumenti di calcolo in grado di ampliare la gamma di concetti e relazioni usati per la produzione automatizzata ipotesi scientifiche utilizzando una porzione maggiore del grande archivio delle pubblicazioni scientifiche. Verrebbero sintetizzando nuovi concetti e relazioni esistenti nell'insieme delle conoscenze. I ricercatori potranno eliminare in modo produttivo la moltitudine di ipotesi di bassa qualità. |